PEDICULOSI (PIDOCCHI)
PROTOCOLLO PER LA GESTIONE DEI CASI DI PEDICULOSI NELLE COMUNITÀ SCOLASTICHE
Con la presente si forniscono indicazioni sulle modalità di gestione dei casi di pediculosi del capo, nonché su alcune azioni preventive da mettere in atto per limitarne la diffusione.
Nella scuola, come in qualsiasi altra comunità infantile, si possono verificare frequentemente casi di pediculosi: i pidocchi della testa rappresentano un fastidio ma non causano malattie e, pertanto, non sono pericolosi e non hanno conseguenze sulla salute; possono colpire qualsiasi persona, a prescindere dal ceto sociale e dal gruppo etnico di appartenenza, non sono indice di cattiva pulizia della persona o povertà delle famiglie e, pertanto, il binomio pidocchi-sporcizia è totalmente privo di giustificazione.
È importante che i genitori avvisino la scuola se trovano i pidocchi sulla testa del proprio bambino.
La segnalazione spontanea dei genitori permette alla scuola di avvisare tutti i genitori affinché controllino attentamente i capelli dei propri figli ed eseguano il trattamento, se necessario.
Solo in questo modo è possibile arrestare la trasmissione dei pidocchi all’interno della comunità scolastica ed evitare ulteriori recidive.
È opportuno che non vi siano atteggiamenti di colpevolezza da parte degli altri genitori; tali atteggiamenti inducono a tenere nascosto il problema, impedendo così l’attuazione delle misure preventive per il controllo delle infestazioni nella scuola.
Le misure preventive ottimali da mettere in atto per ridurre la diffusione dei pidocchi sono semplici e devono essere prese in famiglia:
PIDOCCHI – LE REGOLE D’ORO
1. Ispezionare attentamente e regolarmente la testa del bambino, specie nei periodi in cui viene maggiormente a contatto con altri bambini.
2. Vietato scambiarsi pettini e spazzole, cappelli e sciarpe, cuscini e biancheria. Il pidocchio non salta da una testa all’altra, serve un contatto diretto.
3. Non colpevolizzare i bambini infestati, piuttosto sdrammatizzare il problema: chi prende i pidocchi non è sporco, anzi di solito è vero il contrario.
4. In caso di infestazione, l’intervento deve essere immediato e solo utilizzando prodotti specifici.
5. Qualsiasi sia l’opzione di trattamento scelta, è sempre fondamentale munirsi di un pettine a denti fitti, da utilizzare per rimuovere le lendini e i pidocchi morti.
6. Meglio lavare a una temperatura superiore a 60°C indumenti, lenzuola, cuscini. Pettini, spazzole e fermagli debbono restare per 1 ora in acqua molto calda e detersivo.
7. Non servono a nulla le disinfestazioni ambientali di aule, palestre, etc. Lontani dalla cute umana i pidocchi non sopravvivono oltre le 24 ore.
Le direttive del Ministero della Sanità su questa materia prevedono che dopo il primo trattamento il bambino può già essere ammesso a scuola; se però il problema persiste occorre ripetere i trattamenti.